Chi: Fortiche Production e Riot Games.
Cosa: L’attesissima seconda stagione di Arcane, serie animata ispirata all’universo di League of Legends.
Dove: Disponibile su Netflix, ambientata tra la scintillante Piltover e gli oscuri meandri di Zaun.
Quando: Pubblicata a distanza di qualche anno dalla prima stagione, pronta a superarne le già altissime aspettative.
Perché: Perché l’animazione può raggiungere nuove vette di profondità artistica e narrativa, consacrando Arcane come un vero capolavoro contemporaneo.
La seconda stagione di Arcane riprende esattamente dal punto in cui eravamo stati lasciati, con il drammatico attacco di Jinx al Consiglio di Piltover. Non ci sono riassunti o momenti di recupero: tutto scatta nell’istante successivo, mostrando come le tensioni della prima stagione fungano da innesco per nuovi conflitti.
Il motore principale è l’ambizione, declinata in ogni relazione: dall’amore familiare, fino all’anelito a cambiare il mondo stesso. A differenza di tante serie che adottano schemi prevedibili (tradimento, vendetta, sacrificio), Arcane li mescola in un contesto ricchissimo di sfumature, capace di sorprendere anche gli spettatori più esperti.
Non è indispensabile un rewatch approfondito, ma i riferimenti ai fatti precedenti sono immediati e privi di spiegazioni. Chi ha amato la prima stagione, però, ritroverà con maggiore emozione ogni dettaglio non appena avrà modo di cogliere quei rimandi e quelle citazioni che Arcane dissemina con cura.
“Ogni frame di Arcane deve essere un’opera d’arte”: questa citazione rispecchia l’obiettivo perseguito anche nella seconda stagione. Lo stile 3D dei personaggi e i fondali 2D si arricchiscono di tecniche ibride sperimentali. Alcune scelte, come la scena in bianco e nero ispirata alla fumosità del carboncino, potrebbero inizialmente disorientare, ma col prosieguo si rivelano veri tocchi di genio.
Due flashback in particolare esemplificano la forza della sperimentazione: uno adotta pennellate di pastelli a cera per trasmettere innocenza pura, l’altro richiama lo stile illustrativo di Beatrix Potter, regalando toni fiabeschi a un ricordo carico di nostalgia.
Le scene di combattimento sono il cuore pulsante della serie e ogni atto trova il suo culmine in uno scontro mai scontato. Le alleanze cambiano, i conflitti si spostano da esterni a interiori in un battito di ciglia. Ciò che colpisce è la fluidità con cui Arcane passa da un personaggio all’altro, mostrando ambizioni che si evolvono e forcing emotivi mai banali.
L’effetto finale è coinvolgente: lo spettatore si sente immerso nella battaglia tanto quanto i protagonisti e, quando cala il sipario, rimane l’adrenalina di aver vissuto un’esperienza totalizzante.
La seconda stagione presenta un finale che, dopo aver chiuso il cerchio su molti archi narrativi, introduce una piccola virgola sul futuro. Una scelta che dimostra ambizione ma anche una certa prudenza: si avverte la volontà di proiettare la storia verso una terza stagione, senza tuttavia la certezza assoluta di poterla realizzare. È un’ombra minima su un quadro pressoché perfetto: Arcane rimane comunque un capolavoro, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo con personaggi tridimensionali e un mondo in costante mutamento.
La seconda stagione di Arcane conferma e supera le già altissime aspettative: profondità narrativa, qualità artistica, personaggi in evoluzione e un mondo steampunk-magic che lascia a bocca aperta. L’invito è quello di regalarsi una visione consapevole, magari dilazionata in più giorni, per assaporare ogni sfumatura di questa produzione straordinaria.
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Data di uscita: 2021-11-06