Dopo il successo alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia, la serie Sky Original è disponibile in esclusiva dal 10 gennaio su Sky e in streaming su NOW. Tratta dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, la produzione esplora l’ascesa di Benito Mussolini, interpretato da un trasformativo Luca Marinelli. Un progetto ambizioso che unisce rigore storico e sperimentazione narrativa.
Ambientato nel 1919, il racconto segue Mussolini nella fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento, tra violenza politica, intrighi e lotte di potere. La serie si distingue per il breaking the fourth wall, con Mussolini che si rivolge direttamente allo spettatore, e per l’uso innovativo di materiali d’archivio e primi piani claustrofobici.
Il debutto mostra la fondazione dei Fasci a Milano, l’attacco alla redazione dell’Avanti! e i contrasti con Gabriele D’Annunzio. Introduzione ai rapporti familiari di Mussolini e al triangolo con la moglie Rachele e l’amante Margherita Sarfatti.
Liberato dal carcere, Mussolini conquista la borghesia timorosa del biennio rosso, mentre D’Annunzio occupa Fiume. La svolta moderata del futuro Duce entra in collisione con la base violenta del partito.
Il tentativo di normalizzazione politica si scontra con figure come Farinacci e Balbo, ideatori delle pratiche più brutali dello squadrismo. Intanto, Giacomo Matteotti inizia la sua battaglia giudiziaria.
Momento cruciale: Mussolini minaccia il governo Facta con la mobilitazione delle camicie nere. Il re Vittorio Emanuele III deve scegliere tra repressione sanguinosa e compromesso.
Nominato primo ministro, Mussolini trasforma gli squadristi in apparato statale, mentre emerge il dramma di Ida Dalser, prima moglie occultata dal regime.
Le elezioni del 1924 e il delitto Forni segnano il tramonto della democrazia. Parallelamente, si consumano le tensioni tra Mussolini, Rachele e Margherita Sarfatti.
L’omicidio di Giacomo Matteotti rappresenta un evento spartiacque sia nella storia d’Italia che nella narrazione della serie. L’episodio 7 si apre con il celebre discorso del 30 maggio 1924, in cui Matteotti denuncia pubblicamente le irregolarità e la violenza durante le elezioni. Questa presa di posizione scatena l’ira di Mussolini e del Partito Fascista. Il delitto viene rappresentato in modo crudo e realistico, con una tensione crescente che culmina nella morte di Matteotti, ancora ignota ai personaggi della serie, ma chiara al pubblico. Parallelamente, vediamo il progressivo isolamento emotivo di Mussolini, con Margherita Sarfatti che prende definitivamente le distanze dopo aver compreso la sua natura egoista e distruttiva.
L’episodio 8 si focalizza sulla gestione delle conseguenze dell’omicidio. Mentre i fascisti tentano di insabbiare l’accaduto, il ritrovamento fortuito del cadavere porta alla luce la brutalità del regime nascente. Il climax della puntata è il discorso al Parlamento del 3 gennaio 1925, nel quale Mussolini, pur non ammettendo esplicitamente la responsabilità, riconosce di aver creato il clima che ha permesso l’assassinio. Questo monologo segna la fine delle ultime resistenze democratiche e il consolidamento definitivo del suo potere, lasciando presagire le conseguenze ancora più gravi che seguiranno nella storia italiana.
Il regista britannico fonde cinema e serialità in otto episodi dal ritmo serrato. Tecniche distintive:
Oltre a Luca Marinelli, spiccano:
Ogni interpretazione è studiata per restituire spessore psicologico, evitando stereotipi.
La serie non è solo ricostruzione storica, ma riflessione sul presente:
Disponibile su Sky e NOW, rappresenta un esperimento televisivo senza precedenti nel panorama italiano.